Quantcast
Channel: Rumore di fusa
Viewing all articles
Browse latest Browse all 470

"Il prato di Proust" di Giorgio Celli

$
0
0
Una camminata in periferia, all'inizio dell'autunno: per chi sa guardare, ogni angolo è motivo di meraviglia e stupore, ricordi e aneddoti legati alle stagioni, alla vita selvatica e ai cicli di madre Natura. E' così che il compianto Giorgio Celli ci accompagna, in questo libro, in una piacevole e colta "passeggiata tra insetti, uccelli e fiori", mostrandoci come in ogni nostro prato possa esserci molta più vita di quanta siamo abituati a osservarne. Con la bravura da divulgatore che tanto ha contraddistinto Celli, anche in questo libro possiamo scoprire tantissime informazioni scientifiche sul mondo naturale, proprio quello a noi più vicino, quello che per abitudine guardiamo distrattamente perdendoci un sacco di meraviglie, tragedie e miracoli.

Edizione di Franco Muzzio editore

E così scopriamo che esistono grilli "opportunisti", che non cantano ma si piazzano vicino ai colleghi canterini, richiamando in questo modo le femmine della loro specie, senza alcuna fatica; oppure impariamo che le farfalle hanno il senso del gusto sulla punta delle zampe: posandosi sui fiori, li "assaggiano" tramite le zampe e solo se il sapore è a loro gradito decidono di nutrirsi con la spiritromba. Celli ci racconta anche degli astuti meccanismi delle piante per richiamare gli insetti impollinatori: colori, profumi e sembianze dei fiori non sono a caso, nè - come a volte, con molta presunzione, pensiamo - sono così per far piacere ai nostri occhi e ai nostri nasi. E poi ancora le libellule, che volano in tandem e sono voracissime predatrici di altri insetti, e i ragni che amano la musica. Insomma, tutto un mondo da scoprire, proprio nei nostri prati! E dopo questa lettura capiamo bene come mai il nostro giardino, in fondo, non sia tanto diverso dalla Savana, come dice Celli: la lotta per la vita è ovunque, tra leoni e gazzelle come tra coccinelle e afidi... e ciascuno, per sopravvivere, deve mettere in atto strategie sempre più funzionali al suo ambiente. 


Un'altra edizione del libro, per Eugea
"Il prato delle meraviglie è lo specchio (...) del mondo. Qui si possono osservare direttamente i miracoli della natura, considerare la sua bellezza, le sue manifestazioni vitali, e perfino taluni dei suoi capricci. Si possono cogliere dal vivo i rapporti di collaborazione tra i fiori e gli insetti, o l'eterna 'corsa agli armamenti' dei predatori e delle prede, corsa e rincorsa che costituiscono le olimpiadi dell'evoluzione. (...) La natura è dietro l'angolo della strada, e parafrasando Amleto ci sono più cose da osservare in quella siepe di biancospino di quante se ne possano immaginare" (G. Celli, Il prato di Proust, pp. 122-123).

Viewing all articles
Browse latest Browse all 470

Trending Articles