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Channel: Rumore di fusa
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Una stagione: l'autunno (2014 - 1)

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Tanti poeti hanno cantato la bellezza dell'autunno e delle chiome degli alberi che, accendendosi dei toni più caldi, sembrano regalare una seconda e inaspettata fioritura. Ma prima che ci accingiamo ad ammirare questo spettacolo, che si sta preparando a sbocciare giorno dopo giorno, oggi voglio mostrarvi dei veri e proprio fiori che donano macchie di intenso giallo ai giardini delle case di campagna, ma anche ai bordi dei fossi e dei campi: i topinambur, bellissime margheritone autunnali. E diceva di loro il poeta Andrea Zanzotto: "Entro i manipoli qua e là sparsi / dei topinambùr lungo gli argini / ogni lustro del giallo si fa intimo / all'autunnale catarsi".



Il topinambur, o "carciofo di Gerusalemme", è un tubero commestibile e dalle molte proprietà benefiche, una specie di piccola patata che ha il vago sapore di carciofo. Io lo apprezzo moltissimo condito con olio e sale, dopo la cottura a vapore, nelle fredde sere autunnali! Quest'anno finalmente, dopo averli lungamente desiderati, grazie alla mia amica Giada posso ammirare anche io i fiori dei topinambur nel mio giardino, eccoli qui:


Il topinambur è facilissimo da coltivare e potrebbe perfino diventare invasivo, dal momento che è una pianta rustica che necessita semplicemente di una posizione abbastanza soleggiata. Ricordo che un tempo gli argini dei fiumi e il limitare dei campi erano pieni di queste margheritone... oggi ce ne sono sempre meno e anzi sta diventando un fiore "domestico", piantato appositamente nei cortili e nei giardini da chi vuole avere un tocco floreale all'inizio dell'autunno.

Topinambur cresciuti accanto a un campo di mais: è sempre più raro vederli in campagna.
In realtà esistono diversi altri fiori che sbocciano proprio in questo periodo, ad esempio gli eleganti anemoni giapponesi. Io li trovo veramente bellissimi, nella loro perfetta semplicità:



Proprio questi anemoni sono stati teatro di un'accanita lotta per la sopravvivenza: sono rimasta affascinata ad osservare due ragni che, su un'invisibile e resistente ragnatela, si sono contesi a lungo e con tenacia una preda. Non guardate questi aracnidi con l'occhio schifato dell'uomo moderno, ma con lo sguardo curioso ed aperto a osservare il mondo da diverse prospettive:



E non è finita! Da quando ho allevato bruchi di macaone sono diventata sensibilissima a queste piccole creature... e così ho scoperto - ahimè - un'infestazione di bruchi su un rosaio. Pure nei loro confronti è prevalso per me il fascino, anche se ho ben presto scoperto che non si tratta di bruchi di farfalle ma di arge pagana, un imenottero non certo bello un leggiadro macaone.



Come potete vedere, il giardino brulica di vita in tutte le sue stagioni e pure in autunno, che sembra essere una stagione morente, possiamo osservare grandi attività viventi. Aveva proprio ragione Giorgio Celli nel pensare al giardino come ad una piccola savana! 
E per concludere questo primo post autunnale con immagini di creature più domestiche, vi lascio un saluto da parte di Paciocca, che si sente divisa tra la pigra vita casalinga e la più spericolata caccia selvaggia all'aperto, finchè le miti temperature lo consentono ancora:


Buon autunno a tutti!

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