Sono trascorse e passate anche le interminabili giornate di pioggia continua e stillante, di umidità paradossalmente afosa perfino in questo novembre. Finalmente le temperature si sono fatte più rigide, in linea con un autunno che si rispetti e che sta correndo veloce verso il solstizio: all'aria aperta il freddo rende indispensabile un giubbino e una sciarpa (o, se siete gatti, un mantello naturale di pelo ben soffice e isolante!), si vede il fiato e, mentre si calpesta il tappeto di foglie, si pensa già al tepore che ci accoglierà in casa.
Qui nella campagna ferrarese, l'autunno ci accoglie ogni mattino con le sue albe nebbiose, sui campi arati e ordinati, oppure al contrario su quelli rinsecchiti e inselvatichiti, dove trovano rifugio e vita un sacco di animaletti. E l'umidità notturna si posa sulle foglie e si impiglia nelle ragnatele, lasciandole luccicare fino a dopo mezzogiorno, quando finalmente un timido sole si fa avanti per regalare alla giornata un pò di luce e limpidezza.
I campi incolti possono dare l'impressione di desolazione e abbandono, ma avvolti dalla nebbia io trovo che abbiano il loro fascino. E certamente il fascino ce l'hanno anche per Paciocca, che non si fa sfuggire l'occasione quotidiana di appostarsi per una breve puntata di caccia. E in effetti, anche in un campo inselvatichito, si può trovare qualcosa di suggestivo...
I giorni si stanno accorciando impercettibilmente, uno dopo l'altro, mentre la natura lavora instancabile per prepararsi al cambio di stagione: non c'è creatura sulla terra - salvo l'essere umano forse, me compresa - che resti indifferente di fronte all'autunno e alle sue leggi. Rallentare, trovare un rifugio o migrare, fare scorta per l'inverno, predisporsi a giornate più calme e corte.
Paciocca trascorre molto più tempo a dormicchiare in casa, in compagnia delle piante "casalinghe" che abbiamo prontamente accolto all'interno in modo che passino l'inverno al caldo insieme a noi.
Purtroppo in questo periodo io sono tutt'altro che capace di sintonizzarmi sui ritmi di calma, lentezza e raccoglimento suggeriti dalla stagione: complice un incarico di lavoro molto impegnativo, sto andando di corsa come non mai. Anzi ne approfitto di questo post per scusarmi per la mia assenza ormai cronica su questo blog e sui vostri... abbiate pazienza: passerà! Per il momento vi auguro una buona e lenta domenica... almeno oggi!