Ci sono diversi luoghi comuni sui gatti: che si affezionano di più alla casa che al padrone; che tutti graffiano a tradimento; che sono altezzosi ed egocentrici. E questi luoghi comuni sono, per l'appunto, mere stupidaggini che vengono presto smentite non appena si inizia una convivenza con uno di questi meravigliosi animali. Però c'è un luogo comune terribilmente veritiero, che potrebbe essere definito La Legge Universalmente Valida per Ogni Gatto Vivente sul Pianeta: dare una pastiglia al gatto è un'impresa quantomeno ardua, talvolta impossibile.E la cosa si connota di tratti perfino comici e paradossali: il gatto a cui dobbiamo somministrare la dannata pasticca, si rivelerà essere un abile dissimulatore di deglutimenti, nonchè un provetto sputatore, per non parlare delle sue doti contorsionistiche di fronte ai nostri tentativi di tenerlo fermo o del suo riuscire ad annusare a mille metri di distanza una polpetta farcita con il medicinale sospetto. E sapete cosa farà il gatto, di fronte a tutte le polpettine di pollo, o gli involtini di tonno e tutti i migliori manicaretti-esca? Un'annusata sprezzante e via, girerà le zampe e la coda e vi lascerà lì, soli e esasperati, senza sapere più che pesci pigliare. Per non parlare del fatto che continuerà a guardarvi con severa aria di rimprovero per molti giorni a venire, per aver sottovalutato in maniera così eclatante la sua intelligenza e sensibilità. E tutto ciò potrebbe perfino essere divertente, se non fosse che - di solito - il medicinale in questione ha una sua ben precisa ed importante necessità di essere sommistrato al gatto.
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Certo, esistono diversi tipi di gatto:
- il gatto idrovora, che mangerebbe qualsiasi cosa e sempre, che non annusa nemmeno quello che gli capita a tiro e inghiotte tutto: in tal caso siete a cavallo, basterà preparare una polpettina per ciascuna pillola da fargli assumere e il gioco è fatto. Il vostro gatto-idrovora, abituato a spazzolare via senza alcuna remora tutto ciò che ha parvenze commestibili, inghiottirà tutte le pasticche del mondo senza un problema. Per mia esperienza, però, questo tipo di gatto è estremamente raro: controllate che non si tratti di un cane.
- il gatto normale, che mangia quando ha fame e non ha troppi vizi alimentari: in questo caso il consiglio è di procedere sempre con le polpettine di carne/pesce farcite di pillola, avendo cura di tenerlo un pò più a digiuno del solito nelle ore precedenti, in modo che la fame renda l'impresa più agevole. E' possibile anche munirsi di prodotti come "Easypill gatto", una pasta commestibile e appetibile, ideata appositamente allo scopo di nascondervi all'interno i medicinali. Probabilmente il vostro gatto si renderà ben conto che qualcosa non quadra e che quella polpettina nasconde qualcosa di losco, ma alla fine se il gusto non è sgradevole e la fame del vostro gatto è abbastanza convincente, riuscirete nell'impresa. Almeno per le prime due volte. Poi si passa al livello successivo, che per alcuni è la regola, ovvero...
- il gatto schizzinoso, che mangia quando ha fame ma se e solo se c'è qualcosa che lo aggrada. E per "qualcosa che lo aggrada" si intende che rifiuta categoricamente tutta una serie di alimenti per cui un mucchio di altri gatti stravederebbero, ma lui no. Lui semplicemente non ama il prosciutto crudo, o la carne di manzo, oppure quel pezzetto di braciola di maiale è venuto decisamente troppo cotto e così secco, no, proprio non si può mangiare. In tal caso l'unica scappatoia è di cercare di proporgli, abbinato alle compresse, solo il suo cibo preferito, oppure un cibo talmente invitante di fronte al quale non può proprio restare indifferente. Peccato che, anche in questo caso, valga la regola che dopo qualche volta il gatto mangi la foglia e inizi a rifiutare completamente ogni cosa che abbia il vaghissimo odore del medicinale. Ok, arrivati a questo punto l'impresa si fa dura e bisogna passare alle "maniere forti". Pregate quindi che il vostro gatto schizzinoso si riveli anche essere...
- un gatto mansueto: trattasi di un gatto eccezionalmente arrendevole, oppure eccezionalmente abituato a vedersi somministrare coattamente dei medicinali. Ecco, in questo caso potete provare con le tecniche suggerite in questo video (davvero ben fatto):
Certo, bisogna dire che molta differenza la fa la vostra esperienza nel somministrare pasticche al felino: fatto cento volte, potete scommettere che aprire la bocca al gatto e lanciargli in gola la dannata compressa, massaggiandogli poi la gola per stimolare la deglutizione, vi sembrerà un gioco da ragazzi. Infatti, non per niente, spesso i veterinari compiono questi gesti con la massima naturalezza e il gatto, in quelle circostanze, vi sembrerà assolutamente gestibile. Spesso però, per chi è privo di esperienza, la cosa assume davvero delle sfumature tragicomiche e ciascun scrupoloso "padrone" si porrà il problema di come curare il proprio micio se non riesce a somministrargli i farmaci. Quello che vi consiglio è: non scoraggiatevi e soprattutto cercate di individuare la tecnica più adatta per il vostro gatto, che sia idrovora, normale, schizzinoso o mansueto. Ricordatevi che usare la forza bruta non è mai una strategia vincente nell'approcciarsi a un micio e se diventasse davvero impossibile somministrargli un medicinale per via orale, consultatevi con il veterinario per individuare una cura alternativa.
E voi, avete mai dovuto dare compresse ai vostri gatti? Come ve la siete cavata?