"Pelo e piume"è il racconto di come l'attrice e scrittrice Anny Duperey ha dato vita, nella sua casa in campagna a la Creuse, a un vero e proprio "eden", dove i gatti convivono pacificamente con pavoni, galline, anatre e piccioni. Il sottotitolo "un libro leggero per tempi pesanti" non vuole essere solo l'intento del libro, ma forse anche un piccolo suggerimento: in periodo di crisi, per addolcire la vita e renderla più leggera non occorre andare in capo al mondo... a volte basta un giardino e qualche creatura di cui prendersi cura, prendendoci cura anche di noi stessi. Questo libro è un garbato "collage" di ricordi d'infanzia, tragedie personali, desideri realizzati, esperienze toccanti e piccole considerazioni sulla vita consumistica e frenetica che siamo portati a fare, senza scadere mai nella banalità. La foto in copertina è scattata dalla stessa autrice e introduce già i veri protagonisti di questo libro: qualche gatto, ma soprattutto i pennuti da cortile... in primis, le tanto bistrattate galline.
Proprio le galline sono le vere star di "Pelo e piume" e molti sono i racconti che la Duperey ci regala su di loro, tra tenerezza e ribaltamento di luoghi comuni: galline di tutti i tipi e colori; piccole come un pugno o grandi come gatti; galline che hanno perso l'istinto alla cova a causa degli allevamenti industriali; galline litigiose, golose e argute; una coppia di gallo e gallina ninfomani; pulcini con grande voglia di vivere. Spinta da felici ricordi d'infanzia, legati ai nonni e alle occupazioni contadine, l'autrice nutre una vera passione per gli animali da cortile e si impegna anche a fornire indicazioni utili per l'allevamento dei gallinacei, attorno ai quali c'è tutto un mondo da scoprire! Ho apprezzato moltissimo le considerazioni che fa in merito al generale dileggio di cui sono oggetto le galline: "Fino a che punto questi animali siano oggetto di disprezzo l'ho potuto constatare io stessa quando ho avuto occasione di parlarne mentre scrivevo questo libretto. Molte persone erano stupite del fatto che io avessi perso il mio tempo a interessarmi di animali, a parer loro, tanto insignificanti. (...) Dunque, quello che di solito si rimprovera alle galline è di essere stupide... Ma in confronto a chi? Se il confronto è con la specie umana, è stupido chi istituisce questo confronto. La gallina possiede semplicemente la sua intelligenza di gallina, il suo sicuro istinto animale (...). Lei sa tutto quello che le serve per vivere bene la sua vita di gallina" (A. Duperey, Pelo e piume, Angelo Colla, pp. 86-89).
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Immagine tratta da Wikipedia |
Io stessa devo dire di essere rimasta molto affascinata nello scoprire tante cose su galli, galline, chiocce e pulcini, uova e cova, istinti naturali o indotti dall'uomo. Molto interessanti sono anche i racconti su piccioni, anatre e pavoni (paragonati ai gatti, per indole e abitudini, l'avreste mai detto?). Vorrei puntualizzare che è merito di questo libro non scadere mai nè nella retorica, nè nella banalità: non si tratta affatto della "fattoria del Mulino Bianco", nè tutti gli episodi hanno un lieto fine. Quel che è lieto, però, è lo spirito di Anny Duperey nel raccontarci le sue vicende, innamorata della campagna e dei suoi piccoli miracoli quotidiani: come osservare il titanico sforzo del pulcino che rompe il guscio dell'uovo per venire alla vita. Inoltre non manca una certa profondità morale e intellettuale nell'affrontare argomenti più seri. Ma per questi, vi lascio solo un'ultima citazione, invitandovi a leggere questo bel libro: "Mi auguro, per coloro che mi hanno seguita fino a quest'ultima pagina, di essere riuscita, nel mio piccolo, a dissipare un poco del generale misconoscimento che affligge il mondo dei gallinacei. L'ignoranza di ciò che è altro da noi non è forse l'orogine di ogni atteggiamento di disprezzo, di ogni razzismo, non solo nei confronti delle galline?" (A. Duperey, Pelo e piume, Angelo Colla, p. 187).