Oggi vi propongo una lettura di gabbiani e di gatti, di mare e di porti, di voli e di tuffi oceanici: insomma una lettura adatta a quest'estate. Un libro che, dalla sua pubblicazione nel 1996, non ha smesso di essere letto e proposto a intere generazioni di bambini e ragazzi; ormai un classico dello scrittore cileno ed una storia che, per quanto possa essere "politicamente corretta", non manca di toccare il cuore anche degli adulti. E' questa la storia del gatto Zorba, grande, mite e nero, quando la gabbiana Kengah, in fin di vita perchè coperta di petrolio, approda sul suo balcone e decide di affidargli l'ultimo e più importante dei suoi sforzi: un fragile uovo da covare. Zorba le promette che si prenderà cura dell'uovo, insegnando perfino a volare al gabbiano che nascerà. Il micione di porto - la storia è ambientata ad Amburgo - allora si prodigherà per mantenere le sue promesse, aiutato da tutta una compagnia di gatti suoi amici, vere e proprie "sagome".
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La copertina di una delle molte edizioni del libro. |
Si tratta di una bella favola sul valore della solidarietà e delle promesse, sulla diversità come ricchezza e anche sull'importanza di avere amici su cui contare, a cui chiedere aiuto, consiglio e pareri. Zorba è l'equivalente felino di quello che noi umani definiremmo un "buon uomo", di quelli che si ritrovano loro malgrado ad affrontare situazioni impreviste, ma con naturale nobiltà d'animo e onestà morale. E così dall'uovo covato nasce Fortunata, una graziosa gabbianella che si affeziona così tanto alla sua famiglia felina dal non voler imparare a volare... fino a quando il richiamo del cielo, del mare e della libertà non si fanno troppo forti. E allora Zorba e compagnia faranno tutto quanto è in loro potere per assicurare a Fortunata la possibilità di spiccare il suo volo libero. Una delle citazioni più celebri che coronano la conclusione di questo libro è proprio "Vola solo chi osa farlo".
Lessi questo libro appena uscito, quando avevo la bellezza di 10 anni: ricordo che ero rimasta catturata dall'insolita trama, dalla simpatia dei gatti protagonisti e dalla delicatezza della scrittura. L'ho riletto oggi e ne ho apprezzato ancora di più la leggerezza e lo stile naturalmente poetico di Sepulveda, che ha saputo costruire una storia avvincente e semplice, nella quale il lettore adulto e attento saprà cogliere tanti spunti di riflessione: non solo sulla diversità come valore, sull'importanza della solidarietà e sul coraggio di seguire la propria strada, ma anche sulla responsabilità umana nei confronti della natura in crisi (sono molti i richiami in questo senso, a partire dalla morte di Kengah a causa del petrolio riversato in mare) e sulla reale possibilità, per l'uomo, di fare del bene al mondo in cui vive. Se aveste già letto questa favola, adatta per grandi e piccini, vale la pena di rileggerla per apprezzarne ogni piccolo dettaglio. E se non l'aveste ancora letta, fatelo al più presto durante queste giornate estive, magari proprio al mare, mentre gli stridii dei gabbiani risuonano insieme al rumore delle onde. Buona estate a tutti!