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Channel: Rumore di fusa
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Le volpi e i gatti: rischi e regole di "convivenza"

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Da quando ho incontrato le volpi nel mio giardino, e nei campi immediatamente circostanti alla mia casa, per me è stato inevitabile sviluppare una certa apprensione per la mia gatta. La prima volta che ho incontrato una volpe è stato anni fa, in una placida mattina d'estate poco dopo le 8.30: sentii un deciso rumore di foglie provenire da uno dei cespugli proprio davanti alla finestra della mia cucina. Pensai subito che fosse Paciocca, ma mi si gelò il sangue nel rendermi conto che stavo invece guardando una volpe adulta, che aveva appena catturato un uccello tra le fauci! Non so cosa mi spiazzò di più: se vedere un animale così affascinante e selvatico in caccia, o se vederlo in quelle circostanze così "domestiche", di giorno e a pochi passi da me. La volpe scappò, l'uccello si ritrovò miracolosamente libero e io andai subito a cercare la mia gatta.
Ho incontrato le volpi diverse altre volte: prima di un temporale estivo, dietro a una catasta di legna; in autunno, appostata in un arbusto a pochi metri da me e dalla mia gatta (ed è stata la volpe a rivelarsi, fuggendo nei campi... diversamente, noi non l'avremmo vista!); mentre in tutte le stagioni ho potuto osservare le loro tane, a qualche centinaio di metri da casa mia: si tratta di grossi cumuli di terra nei fossati dei campi coltivati a grano o mais, dove l'uomo passa raramente nel corso dell'anno.
Ma arriviamo al punto: come comportarsi se si vive in aperta campagna o nelle sue prossimità, appurata la presenza delle volpi?

Immagine da Wikipedia, credit
Questi meravigliosi animali selvatici, appartenenti alla famiglia dei canidi, negli ultimi anni si stanno avvicinando sempre di più alle abitazioni: un pò perchè le campagne sono state fortemente antropizzate e le volpi, adattabilissime, si sono adeguate a condividere il loro spazio vitale con gli uomini; un pò perchè i cortili e i giardini domestici spesso offrono comode possibilità di nutrirsi e le volpi non si fanno sfuggire l'occasione. Le volpi rosse, temute soprattutto come razziatrici di galline nei pollai, sono predatori onnivori: prediligono topi e roditori, lagomorfi (lepri, conigli), uova e uccelli, ma per mesi possono nutrirsi anche di frutta, bacche, insetti, lombrichi e addirittura carcasse (non è inusuale che le volpi scavino alla ricerca di resti di animali morti). La volpe adulta pesa dai 4 ai 9 kg (a seconda del sesso) ed è un animale incredibilmente adattabile alle circostanze ambientali, quindi negli ultimi anni ha sviluppato un'intraprendenza notevole nei confronti dell'uomo, con cui è ormai obbligata a convivere. Le volpi si avvicinano alle abitazioni alla ricerca di cibo, un istinto naturale da non criminalizzare: in campagna sono note le sue incursioni nei pollai, ma spesso segni di volpi sono anche i sacchetti della spazzatura "sventrati" o buche scavate in giardino, apparentemente senza motivo. Se avete un cane, è possibile che la sua presenza sia un deterrente per l'avvicinarsi della volpe, ma non sempre è detto: dipende dalle circostanze specifiche (abitudini e tipo di cane, dove questo passa la notte, ecc.), a cui la volpe si adegua con mirabile nonchalance.

Immagine da Wikipedia, credit
Se abbiamo un gatto, dobbiamo preoccuparci per lui nel caso incontrasse una volpe? Anche in questo caso, è impossibile dare una risposta universalmente valida: dipende dalle circostanze. Si può dire che le volpi, a meno che non siano estremamente affamate e per questo aggressive, difficilmente attaccano un gatto adulto e in salute: si tratterebbe di una preda troppo "impegnativa" e - nel ragionamento volpesco - il gioco potrebbe non valere la candela. Tuttavia devo anche testimoniare che, nella mia campagna, non è per nulla infrequente sentire di sparizioni di gatti senza che venga mai ritrovato il corpo: certo le ragioni di queste scomparse possono essere diverse, ma tra queste vi è anche l'incontro sfortunato con una volpe. In particolare, le volpi sono un pericolo effettivo per micini, gatti giovani e anziani, individui debilitati. Cosa fare dunque, per tutelarsi dal rischio che il nostro micio si ritrovi "muso a muso" con una volpe?
Ci sono alcune buone regole che possono essere messe in pratica. Per il vostro gatto è fondamentale che sia sterilizzato, in modo da ridurne le abitudini girovaghe e renderlo più casalingo; inoltre è indispensabile e tassativo che il vostro micio non passi mai la notte all'esterno. La volpe ha abitudini soprattutto notturne, ma crepuscolo e primissimo mattino sono ancora due momenti "a rischio": per questo il gatto va fatto rincasare ben prima del tramonto e va liberato in giardino almeno un'oretta dopo l'alba. Va detto inoltre che la presenza in giardino di alberi di alto fusto è un notevole "bonus" per il gatto, in grado di arrampicarsi su di esso lasciando la volpe a terra: un incontro tra i due in aperta campagna, invece, potrebbe avere tutto un altro esito.

"Provate a prendermi..."
Per quanto riguarda la volpe, bisogna eliminare dai pressi della propria abitazione ogni possibile richiamo o zona di interesse (facile prendersela con loro, se arrediamo il nostro giardino come fosse un ristorante per volpi!): è vietato tenere esposte mangiatoie o ciotole per animali, così come non vanno mai tenuti all'esterno i sacchetti della spazzatura; ugualmente, nel caso di compost con scarti di frutta e verdura, la compostiera deve essere chiusa e inaccessibile. Inoltre è buona regola evitare di tenere zone incolte nel proprio giardino: tagliare i rami che toccano terra elimina la possibilità che la volpe si nasconda in arbusti e cespugli. Va fatta molta attenzione - e questa è un'infelice esperienza personale - anche nel caso di recente sepoltura di animali in giardino: la volpe potrà interessarsi alla carcassa anche se in avanzato stato di decomposizione. Se vi capita dunque di seppellire un animale nel vostro giardino, abbiate cura di fare anche una sorta di "tumulo" di pietre che scoraggi la volpe nell'andare a recuperare i resti.
Infine, una possibilità che va presa però con intelligenza ed equilibrio (due qualità che non sempre l'essere umano dimostra di avere); se siete sicuri che le volpi circolino stabilmente attorno alla vostra abitazione, è possibile scoraggiarla con il rumore di cui ogni animale ha una paura ancestrale: lo sparo, da effettuarsi solo e unicamente con la scacciacani (pistola che emette solamente il rumore dello sparo, senza sparare alcun proiettile). Mi venne dato questo consiglio il primo anno in cui mi ritrovai le volpi in giardino (e le sentivo "guaiolare" durante la notte, nel campo attorno alla mia casa) e in tal caso questi intelligenti animali, associando rumori di pericolo ad una zona specifica, tendono a starsene alla larga. A proposito, avete mai sentito l'inquietante guaiolìo della volpe?


Vi lascio infine due link informativi molto equilibrati, come dicevo poco sopra, che aiutano a capire quali sono i reali rischi della convivenza con le volpi, senza farne una psicosi: "La volpe nell'abitato" (report della Protezione Svizzera degli Animali) e il sito, ricchissimo di contenuti e FAQ, "Volpi negli agglomerati urbani - Vivere con un animale selvatico", che vi consiglio di sfogliare per approfondire il tema. Concludo con la riflessione, scontata quanto doverosa: se la popolazione di volpi attorno ai centri abitati e nelle nostre campagne è in aumento, sta a noi gestire in modo ragionevole e "umano" la convivenza con questi meravigliosi animali, che non hanno alcuna colpa se non la necessità di sopravvivere in un ambiente sempre più antropizzato. Disse una volpe inseguita da venti cacciatori a cavallo con una muta di venti cani: 'Ovvio, mi uccideranno. Ma che poveri stupidi devono essere. Di sicuro non varrebbe la pena che venti volpi, a cavallo di venti asini, accompagnate da venti lupi, si mettessero a dar la caccia ad un solo uomo per ucciderlo'.” (Kahil Gibran)

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