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Channel: Rumore di fusa
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Un mese da pecore, nel sottomura di Ferrara!

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Oggi vi parlo con molto piacere e simpatia della mia città, Ferrara, che negli ultimi giorni ha ricevuto anche una certa attenzione mediatica per una curiosa scelta dell'amministrazione comunale... un'idea che, in realtà, non è esattamente una novità, eppure in Emilia Romagna è certamente il primo comune ad aver assunto un gregge di pecore per lo sfalcio di una vasta area verde pubblica! Da fine marzo, infatti, tutto il sottomura ferrarese sta ospitando centinaia di pecore, sotto l'attento controllo del pastore bresciano Massimo Freddi e dei suoi due cani Moro e Flay: il gregge stazionerà sul verde pubblico che circonda la città fino a maggio, per poi tornare nel bresciano per l'alpeggio estivo. L'idea è accattivante e vincente: le pecore "tosano" l'erba e si nutrono gratuitamente (concimando peraltro in maniera ottimale il terreno), con un risparmio economico rispetto alle normali imprese di sfalcio del verde e con un approccio certamente più ecologico. Senza contare che le pecore sono simpaticissime!


Notate la differenza tra il prato "tosato" dalle pecore e quello ancora da brucare!
 

Ma tra i migliori risultati di quest'impresa c'è soprattutto il sollucchero dei ferraresi, che hanno incontrato il gregge in una delle zone più amate e caratteristiche della città: le mura medievali immerse nel verde, popolate di pecore belanti, agnellini e qualche capretta, per un insolito e simpatico spettacolo bucolico. Certo, andando indietro di un lustro, qualche piccolo gregge era diffuso anche nelle nostre campagne... ma ormai si tratta di un mestiere scomparso nella nostra zona. Così, poter incontrare a tu per tu animali pacifici, mansueti e candidi come le pecore, ha fatto letteralmente "impazzire" i ferraresi, che si fermano incuriositi ad osservare gli animali, scattando foto ed emettendo gridolini compiaciuti, perchè a dire il vero... il gregge nel sottomura è proprio un bello, bello spettacolo: mentre la primavera sta sbocciando, in un sottofondo di belati e campanacci, è davvero un piacere fermarsi nel prato ad osservare centinaia di pecore che brucano, alcune vistosamente gravide, mentre agnellini appena nati compiono i primi passi e i più grandicelli inseguono la mamma per una poppata. 

 
  


Io stessa non ho resistito e sono andata a vedere il gregge prima che ho potuto... sono partita entusiasta e sono tornata estasiata, perchè osservare le pecore è stata un'esperienza sinceramente rasserenante: agnelli grandicelli che si sfidavano a "testate", pecore accovacciate e pecore trotterellanti, caprette guardinghe ma molto voraci, ed infine perfino un agnellino appena nato, ancora sporco di muco, mentre veniva leccato amorevolmente dalla mamma. Vedere gli sforzi del piccolo per reggersi in piedi, ma anche la tranquillità serafica della madre mentre lo puliva e lo sosteneva con il suo stesso muso, è stata una visione pacificante
Iniziative come questa credo siano davvero da elogiare, al di là del vantaggio economico, perchè sono in grado di riavvicinare, con semplicità, persone di tutte le età alla natura e ai suoi cicli: in questo caso sottoforma di simpatiche e miti pecorelle! 

L'agnellino nato da poco, mentre la mamma lo accudisce e lo incoraggia nei suoi primi passi.


Gli ovini, rigorosamente controllati a livello sanitario, sono tenuti in sicurezza all'interno di un recinto che viene periodicamente spostato, in modo che gli animali abbiano costantemente erba fresca da brucare. Nelle varie interviste pubblicate sui quotidiani, il pastore Freddi esprime soddisfazione per quest'accordo con il comune di Ferrara, anche perchè non è scontato trovare luoghi adatti dove portare gli animali per la transumanza: "Per noi è importantissimo avere a disposizione spazi verdi come questi perché agricoltura e industria stanno spopolando e non è più possibile fermarsi per far pascolare i capi" (Estense.com). Nel mese di permanenza saranno organizzate anche iniziative per le scuole, magari in occasione della tosatura di qualche capo, dal momento che la pastorizia è un mestiere antico, ormai sempre meno diffuso ma per questo forse ancora più affascinante, per grandi e piccini. Insomma, un’iniziativa autenticamente sostenibile, dal momento che permette di ottenere al contempo benefici ecologici, economici ma anche sociali: ne è prova il genuino stupore dei cittadini, di tutte le età, che si fermano ad osservare le placide pecore al pascolo, nella cornice delle mura medievali della città. Del resto, con buona pace dei soliti detrattori e dei noiosissimi cinici di turno, il belante gregge è dotato di una simpatia naturale irresistibile!

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